Riccione, via la cittadinanza a Mussolini. Cruciani in tackle: "Non avete un c... da fare"

L'affondo di Fratelli d'Italia dopo il voto in Consiglio comunale: "Hanno l’odio dentro, non c’è altra spiegazione"

Riccione, via la cittadinanza a Mussolini. Cruciani in tackle: "Non avete un c... da fare"
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Via la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: questo quanto sancito dal Comune di Riccione. Nessuna boutade anacronistica, ma l'ennesimo esempio di ossessione nei confronti del Duce. Il Consiglio comunale ha votato a favore della soppressione: 12 voti pro, 5 contrari e 3 astenuti. Una decisione che ha sollevato un polverone, con Fratelli d'Italia i prima linea: “È passato più di un secolo eppure se ne ricordano soltanto ora, guarda caso con questi comunisti e con un sindaco comunista al governo della città. Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, cancellare una fetta di storia che non ha nulla a che fare con la dittatura di un regime ma che fa parte della città è vergognoso. Riccione ha preso esempio da San Clemente, pensate: un piccolo comune sempre a guida comunista traccia la strada ad un comune che proprio Mussolini decise di staccare da Rimini", l'affondo di Stefano Paolini.

"Coerentemente allora dovrebbero essere cancellate via Stalingrado" ha aggiunto l'esponente del partito del premier Giorgia Meloni, che non ha lesinato stoccate taglienti: "Ma c’è un’altra verità che questi signori tengono nascosta: vi siete chiesti come mai questa battaglia di censura e cancellazioni viene fuori soltanto ora? La risposta è semplice: il governo nazionale di centrodestra con Giorgia Meloni presidente del Consiglio muove alla rabbia e alla ribellione, proprie dei comunisti di ieri e di oggi. In 103 anni non è mai venuta fuori anche solo l’idea di cancellare la cittadinanza onoraria a Mussolini, Oggi sì, invece. Guarda caso". "Questa gente ha l’odio dentro, non c’è altra spiegazione" ha concluso Paolini: "Tenteranno di dirvi che siamo ancora nostalgici, fascisti e figli di quell’epoca storica: la politica oggi non è questa. Loro sono rimasti a quegli anni, noi governiamo il Paese e, speriamo presto, anche questa città”

La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini - assegnata il 4 novembre del 1923, assieme a quella riconosciuta ad Aldo Oviglio, allora ministro del governo fascista - era stata invocata dall'Anpi e immediatamente sostenuta da gran parte del Consiglio comunale riccionese. Ovviamente il Partito Democratico era in prima fila. Resta da capire il destino di Villa Mussolini - sì, sempre a Riccione - dove l’amministrazione comunale tiene iniziative ed esposizioni d’arte. Come evidenziato in precedenza, il dibattito è rovente. Nelle scorse ore è intervenuto anche Giuseppe Cruciani: “A Riccione hanno revocato la cittadinanza onoraria al sior Benito Mussolini.

Non fatevi fregare dall'ideologia e dal racconto mainstream - il suo j'accuse nel corso de 'La Zanzara' - È evidente che lo fanno perché non hanno un cazzo da fare! Passano il tempo con queste puttanate, ma secondo voi agli abitanti di Riccione interessa qualcosa? Lo fanno solo per fare caciara. Questa cosa è come cancellare un pezzo di storia, come abbattere un monumento, ma le azioni di un pazzo e le sue follie vanno invece ricordate!”.

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