Cittadinanza, Tajani seduce la sinistra

Fi pressa sullo Ius Italiae. No secco della Lega. E Fdi: le regole vanno bene così

Cittadinanza, Tajani seduce la sinistra
00:00 00:00

Si riapre il dibattito politico sulla cittadinanza. Forza Italia rilancia sulla sua proposta dello "Ius Italiae". I riformisti del Pd, ma anche Avs e M5s intravedono la possibilità di una crepa in maggioranza e aprono a una discussione in Parlamento. Mentre Lega e Fratelli d'Italia ribadiscono il loro no a una modifica dell'attuale legge. Giovanni Donzelli, da FdI, chiarisce: "Se a sinistra qualcuno spera che ci sia la crisi del governo Meloni su questo tema, rimarranno delusi come sempre".

La girandola la innesca il portavoce nazionale di FI Raffaele Nevi, in un'intervista a La Repubblica. "Se il Pd decide di chiedere la calendarizzazione dello Ius Scholae noi siamo pronti ad approvarlo con loro", è la frase del deputato azzurro. "Noi abbiamo una proposta di legge che è lo Ius Italiae. E la nostra proposta è diversa da quella del Pd. Noi diciamo: dieci anni di scuola con profitto, quindi è più restrittiva della situazione attuale", precisa il leader azzurro Antonio Tajani. Che non chiude alle convergenze parlamentari, ma senza la disponibilità a cedere sulla proposta di Forza Italia, depositata a Camera e Senato a ottobre scorso, ma non ancora calendarizzata. "Non è che noi siamo pronti a votare con loro, è il Pd che deve votare la nostra proposta", ripete ancora Tajani, specificando: "Cosa siamo disposti a trattare sullo Ius Italiae? Nulla, neanche lo sconto di un mese sui dieci anni di studio".

Sono differenti, infatti, i testi depositati dagli azzurri e dai dem. Il Pd, sullo Ius Scholae, prevede che il minore straniero che sia arrivato in Italia prima dei dodici anni e abbia frequentato cinque anni di scuola può acquistare la cittadinanza. Per FI, invece, oltre al requisito di aver frequentato dieci anni di scuola con profitto, bisogna essere nati in Italia o esserci arrivati entro i cinque anni d'età. E ancora Tajani allontana lo spettro di una crisi: "Anche la Lega ha presentato la proposta sul terzo mandato e mica è caduto il governo". Fonti di Forza Italia, al Giornale, ribadiscono che non si tratta di una priorità e rilanciano il parallelismo con il terzo mandato della Lega, non presente nel programma di governo proprio come la riforma della cittadinanza, sottolineando che comunque quella azzurra è una proposta rigorosa rispetto a quella della sinistra, e che non ci sono grandi spiragli di trattativa con l'opposizione.

Eppure, i dem intravedono l'opportunità. Da Filippo Sensi e Simona Malpezzi a Lia Quartapelle e Marianna Madia, i riformisti Pd si dicono disponibili a discutere su quelle che definiscono "le aperture" di Fi. "Ora però si passi dalle parole ai fatti", incalza Madia. "Se non è una chiacchiera estiva noi non aspettiamo altro, FI sia conseguente", coglie la palla al balzo il leader M5s Giuseppe Conte, anche lui promotore di un testo che prevede la cittadinanza dopo cinque anni di scuola. Mentre Tajani chiarisce che la questione non "è una priorità", arriva lo stop di Lega e FdI. Per il leghista Rossano Sasso la "proposta è tecnicamente sbagliata e irricevibile dal punto di vista politico". "La nostra posizione sulla cittadinanza è nota e diciamo che si è anche un po' rafforzata con il referendum. Dopodiché ovviamente non siamo tutti lo stesso partito, come ha detto lo stesso Tajani. Ciascuno ha le proprie sensibilità", dice da FdI Donzelli, allontanando qualsiasi ipotesi di crisi di governo. E anche Maurizio Lupi (Noi Moderati) frena: "La nostra posizione è nota, ma le forzature non servono, sono controproducenti e rischiano solo di rompere l'unità della coalizione".

"Se arriverà una proposta concreta siamo disponibili a confrontarci", è la linea di Avs con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

Matteo Renzi sfida Tajani: "Ha tanta paura della presidente del Consiglio e non ha il coraggio di portare in Parlamento quello che propone". Carlo Calenda apre: "Se Fi porterà al voto una legge sullo Ius Scholae Azione la sosterrà".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica
OSZAR »