
Gentile Direttore,
sono blasfema o sacrilega se confesso e ammetto che sono stufa di sentire parlare in tv e di leggere sui giornali sempre e
soltanto di Papa Francesco da diversi giorni? C'è anche altro. Grazie. Insomma, suvvia, c'è un limite a tutto.
Chiara Leone
Cara Chiara,
non sei né blasfema né sacrilega, semplicemente dimostri di possedere una soglia della pazienza e della tolleranza che definirei nella norma. Il trapasso del pontefice è un evento storico e rilevante per la comunità cattolica del globo, tuttavia considero morboso il modo di raccontare tale fatto, somministrando al telespettatore e anche al lettore una mole impressionante di servizi, approfondimenti, interviste nei quali non si fa altro che ripetere le stesse identiche cose. Divenire insofferenti è naturale. Averne abbastanza, altrettanto.
È il difetto dei media: prendono di mira un argomento e ne discutono per giorni, settimane, addirittura mesi. Tanto più oggi è in voga tale costume, che rende l'informazione petulante, ossessiva, noiosa, ripetitiva. E poi c'è un altro vizio, quello di esaltare a dismisura
un personaggio, tanto più se muore, perché da morto piace ancora di più. E allora via con le lodi e le testimonianze di atti straordinari, narrate dal fruttivendolo, dalla lontana parente, dal commesso.
A noi questo Papa è piaciuto. Ho già avuto modo di dirlo. Mi stava simpatico. E condividevo molte delle sue idee, escluse quelle spiccatamente progressiste, come le sue posizioni sull'immigrazione di massa, che tenevano poco conto delle conseguenze politiche, economiche, sociali nonché delle ripercussioni sull'ordine e la sicurezza derivanti da un simile assalto (non gestito, non contrastato e non ostacolato) alle nostre frontiere da parte di centinaia di migliaia di clandestini ogni anno. Eppure non mi stupisco: il Papa deve fare il papa e promuovere il messaggio di amore, accoglienza e fratellanza proprio di Gesù Cristo.
Sì, Francesco mi piaceva.
Eppure sono ammorbato anche io dal vederlo su ogni canale, a tutte le ore del giorno e della notte. Va bene per le prime 48 ore dal decesso, ma mantenere questo ritmo significa indurre nel telespettatore, quantunque fedele, la nausea. Quindi, Chiara, non sentirti in colpa. Sei una buona cristiana anche se ti dichiari stufa di sentire soltanto discutere di Francesco. Dio apprezza la tua onestà, non ti punisce per questo.
Non finirai mica all'inferno se non segui la maratona sui funerali papali. E sono sicuro che persino il pontefice ti avrebbe rassicurato in tale maniera. E magari, ovunque egli si trovi in questo momento, ne ha le scatole piene. Persino lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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